Ogni persona ha un concetto di felicità differente in base alle esperienze di vita, alla cultura, al credo religioso e a tanti altri fattori.
Nella società in cui viviamo il concetto di felicità è legato quasi sempre al possesso di un oggetto materiale, è quindi una felicità effimera, legata alla carenza, alla mancanza di qualche cosa, al sentirsi sminuito rispetto ad altre persone che invece le possiedono.
Gli stimoli continui che riceviamo dalle pubblicità, dai social, dal mondo esterno, ci spingono a volere sempre di più, anche se possediamo già tutto quello che ci occorre. Questo perchè viviamo in un mondo che si basa sul consumismo, che quindi si guarda bene dal far cambiare idea riguardo a questo concetto distorto di felicità.
Se possediamo uno smartphone vogliamo subito comprare l’ultimo modello appena esce in commercio, se possedimo un oggetto ne desideriamo uno piu costoso, più lussoso, questo perchè in questi oggetti in qualche modo noi ci identifichiamo, li vediamo come un modo di entrare a far parte di un determinato status sociale, ci fanno sentire migliori.
Il concetto della felicità è nella maggior parte dei casi legato al futuro, “sarò felice solo quando avrò questo…”, si rimanda sempre l’essere felice al domani, a qualche cosa che deve ancora arrivare, a una condizione esteriore.
Quindi se una cosa non me la posso permettere o no la posso avere, ne percepisco la mancanza e quindi sarò infelice, va da se che la felicità diventa inafferrabile, in poche parole non esiste.
La concezione che abbiamo noi di felicità è spazio dipendente, vorremmo quasi sempre essere in un altro posto rispetto a dove siamo ora, viviamo in una continua mancanza di accettazione dello spazio e del tempo presente.
La felicità nel nostro mondo infatti non può esistere, perchè ne abbiamo una percezione distorta, è rimandata a un tempo che non c’è, il futuro, è decretata da un oggetto materiale che ci farà solo avere un qualche cosa in più che accantoneremo da qualche parte.
L’unico momento che esiste nella nostra vita è l’adesso e ora è l’unico istante in cui possiamo scegliere di essere felici, una felicità non legata alle cose materiali, deperibili, ma uno stato interiore.


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