Pratica di scrittura giornaliera
Cosa significa per te “avere tutto”? È raggiungibile?
Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo interrogarci se quel “tutto” si riferisce a qualche cosa di materiale e tangibile o al raggiungimento di un obiettivo spirituale e di crescita personale. In entrambi i casi la percezione di questo “tutto” potrebbe cambiare, quello a cui aspiro oggi potrebbe essere differente da ciò che desideravo ieri e cambiare ulteriormente in futuro.
Quel “tutto” deve essere in linea con i propri valori, aspirazioni, desideri perché è importante quando si desidera qualche cosa non essere incoerenti.
Quindi che cosa desidero?
“Avere tutto” sul breve e lungo termine, ma sopratutto come posso raggiungerlo? In modo che quel “tutto” non sia solo un sogno astratto ma qualcosa che si potrebbe concretizzare, soprattutto perché lo voglio?
Il problema è che spesso non sappiamo ciò che desideriamo oppure aspiriamo a desideri non nostri, ma che ci sono stati inculcati dalla società.
Per me “avere tutto” significa concentrarmi sul momento presente, in questo momento posso assaporare le emozioni che provo, guardare ciò che mi circonda apprezzandone la bellezza e ascoltare in modo attivo ciò che mi sta davanti.
Il presente è la vita, tutto ciò che possediamo, quel sapore dell’esistenza che non assaporiamo quasi mai e da quel presente posso avere “tutto”. Nel qui e ora posso comprendere che aspirare a ricchezze o oggetti materiali ha poco senso, ma allo stesso tempo posso pensare nel lungo e breve termine a ciò che desidero, costruendo la vita che voglio da ciò che sono adesso.
“Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.”
(Dalai Lama)


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