Ascolto Attivo: Un Gesto d’Amore

2–3 minuti

lettura

Ieri sera durante un corso, una frase detta dall’insegnante mi ha colpita davvero molto:

“La curiosità è un gesto d’amore “

Ovviamente non parlava di quella curiosità negativa, per cui dobbiamo sapere a tutti i costi i dettagli della vita di una persona, alla ricerca dei segreti più “scabrosi”.

Si riferiva al provare interesse per le persone che abbiamo vicino, un coinvolgimento puro e amorevole, non finalizzato al “gossip”.

Ha citato un esempio molto classico, chi ti chiama e poi una volta chiesto “Come stai?”, più per circostanza che per altro, parte a raffica raccontandoti tutti i dettagli della sua vita, senza chiederti nulla e men che meno lasciarti parlare.

In questo caso abbiamo una persona che ha una esigenza, parlare, lamentarsi, raccontare o “spettegolare”, è un interesse egoistico, ovvero dettato dall’ego.

L’Ego di quella persona vuole farti sapere quanto la sua vita è interessante, piena di problemi, senza manifestare alcuna preoccupazione, perché magari è il momento sbagliato o che l’altra persona possa avere qualche cosa da dire.

Ovviamente non mi riferisco a quella singola circostanza in cui emerge un problema importante e una persona necessita di confidarsi, ma a chi lo fa sempre.

Avete mai sentito parlare di ascolto attivo?

Quella pratica in cui siamo completamente presenti con tutto il nostro corpo e la nostra mente alla conversazione che stiamo seguendo.  Non pensiamo ad altro, non siamo concentrati a riflettere su cosa rispondere o cosa raccontare di interessante, siamo nel “qui ed ora”, entriamo completamente in empatia con l’altra persona.

Magari non necessariamente siamo d’accordo con ciò che dice, ma ascoltiamo e comprendiamo davvero ciò che prova.

Potremmo vedere l’ascolto attivo come una pratica di Mindfulness, in cui con consapevolezza e presenza, prendiamo parte a una conversazione cogliendo anche il linguaggio non verbale e paraverbale.

Ascoltare significa lasciare uno spazio, creare un vuoto, in un mondo in cui lo spazio non esiste più, perché siamo sempre troppo impegnati e costantemente di corsa.

Questo spazio che andiamo a creare è un gesto d’amore.

Ascoltare attivamente non significa non dire nulla, ma prendere parte alla conversazione con considerazioni, racconti personali, lasciando però all’altro lo spazio di fare emergere i propri. La conversazione è equilibrata, piacevole e passano le ore senza che gli interlocutori se ne rendono  conto.

E anche qui emerge il paradosso dei social, non abbiamo tempo, non abbiamo la possibilità di creare uno spazio, ma passiamo svariato tempo sui social e con il cellulare in mano.

Non pratichiamo l’ascolto attivo, non ci interessiamo alle persone che ci circondano, perché troppo concentrati a raccontare cosa facciamo noi. Allo stesso tempo spendiamo ore sui social per vedere cosa fanno le altre persone, individui che spesso neanche conosciamo.

Non lo trovi assurdo?

E tu cosa ne pensi? Pensi che la curiosità sia un gesto d’amore?

Pratichi l’ascolto attivo?

Quando parli con una persona sei concentrato su ciò che dice o su ciò che tu  vorresti dire?

Quando chiami una persona perché hai un problema ascolti o tendi a fare un “monologo”?

Gli amici sono quelle rare persone che chiedono come stiamo, e poi aspettano di sentire la risposta
Ed C.

Lascia un commento