Volevo Scrivere un Altro Articolo e invece ho Scritto Questo

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Hai mai visto il film “Sliding Doors“?

La protagonista Helen di fronte ad un evento apparentemente insignificante, la perdita o meno di un treno della metro, vive due esistenze completamente differenti.

Spesso tendiamo a rimuginare sugli eventi passati: “Se non avessi fatto quella scelta”, “Se non mi fossi infortunato/a”, “Se avessi scelto un’altra strada”, “Se fossi uscita/o di casa 5 minuti prima o dopo”, insomma la lista potrebbe proseguire all’infinito.

Spesso pensiamo che siano state le grandi decisioni a cambiarci la vita. Ma come possiamo sapere che in realtà, i più grandi cambiamenti non siano stati generati da un evento a cui abbiamo dato poca importanza, come un treno perso o una cena saltata.

Proprio ieri leggevo di una ragazza su Instagram che raccontava di come aveva conosciuto il marito grazie a un treno perso.

La realtà è che anche un evento considerato poco fortuito, come l’atleta che si fa male poco prima dei giochi olimpici, potrebbe portare a distanza di tempo a qualche cosa di molto positivo.

Non lo sappiamo. 

Ciò di cui possiamo però essere certi è che:

Siamo nell’esatto punto in cui dobbiamo essere.

E che dove siamo ora, in qualche modo, ci siamo portati Noi da soli.

Nel bene e nel male.

Poi chiamiamolo errore di valutazione, destino, fato, allineamento dei pianeti, karma, sfortuna, fortuna, insomma come desiderate.

E cominciamo a fare pace con noi stessi.

La verità è che io questa sera stavo per scrivere un altro articolo, ma poi è successa una cosa, mi sono trovata, per puro caso, di fronte a quello che sarebbe stato se avessi preso una decisione diversa.

Proprio come nel film “Sliding Doors”.

Non capita spesso di “vedere come sarebbe stato”. E inoltre se non avessi deciso di scrivere stasera non l’avrei proprio vista quella cosa.

Avrei potuto leggere un libro, finire di fare la cena e invece no, volevo proprio scrivere.

La “botta”, di consapevolezza si intende, è stata forte, è inutile negarlo.

In un primo momento ho pensato:

“Sarebbe stato meglio se avessi scelto diversamente”, “Decisamente meglio”.

Ma poi ho pensato che in quel momento, per la persona che ero, la decisione per me migliore era quella che ho preso.

Non potrò mai sapere, se davvero altre scelte mi avrebbero portato dei benefici e forse tra qualche anno potrei vedere le cose ancora diversamente.

Sono però consapevole del fatto che dove sono ora, mi ci sono portata da sola, che in ciò che sono ci sono tante scelte, circostanze, eventi, casualità e persone, che mi hanno portata fin qui.

E ho fatto pace con questo.

Chissà se stasera avessi scritto quell’altro articolo.

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