Cosa Hai da Perdere: Affronta le Tue Paure Oggi

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Ogni giorno ci troviamo davanti a scelte facili e ad altre più difficili. Ciò che accomuna entrambe le situazioni è la paura di scegliere.

Pensiamo alle conseguenze che una determinata scelta potrebbe avere rispetto all’altra, temiamo di fallire, di venire derisi, di risultare una delusione per noi stessi o per i nostri cari.

Ci nascondiamo spesso e volentieri dietro a delle scuse:

“Non è il momento”

“Ho paura che non andrà bene”

“Cosa succede se”

“Se non provo, non fallisco, tanto vale rimanere dove sono”

Intendiamoci non sto dicendo che bisogna essere degli sconsiderati e vivere la propria esitenza incuranti delle conseguenze delle nostre azioni. Non sto insinuando che bisognerebbe fare delle esperienze pericolose senza pensare alle probabilità di fallire.

Spesso però ci ritroviamo a rinunciare a fare determinate cose perchè ci prefiggiamo delle conseguenze disastrose o pericoli che non esistono.

Mi capita certe volte di non fare alcune azioni, per paura delle conseguenze, in realtà molto remote, ma che mi impediscono di agire.

Se ci pensiamo tutto ciò che facciamo ha delle conseguenze o dei rischi, cambia solo il modo in cui ci pensiamo, sulla base delle esperienze vissute, alle storie che ci hanno raccontato o alle influenze che riceviamo dall’esterno.

Prendiamo per esempio una delle paure più diffuse: la paura di volare in aereo. Tantissime persone fanno viaggi lunghissimi per evitare questo mezzo, “se dovesse cadere non si salva nessuno”. In realtà l’aereo è il mezzo in assoluto più sicuro per viaggiare, muoiono più persone di incidente stradale, in bicicletta o a piedi.

Eppure non è che tutte le volte che saliamo in macchina pensiamo al fatto che potremmo morire o nell’attraversare le strisce pedonali che potremmo venire investiti, le probabilità sono oggettivamente basse.

Se invece ci mettessimo alla guida ubriachi, con il telefono e ad alta velocità, la probabilità di causare un danno a noi stessi o agli altri è molto alta.

Dunque anche le nostre paure sono relative, fortemente condizionate dal nostro vissuto, ma anche dalla condizione in cui ci troviamo.

Certe volte dovremmo fermarci a fare un’ analisi oggettiva della realtà e delle probabilità che un determinato evento possa accadere, senza lasciarci trasportare dalla nostra mente o dai quadri disastrosi che potrebbe presentarci.

Una mia amica ieri voleva mandare un messaggio a un ragazzo che le piace, così ci ha copiato il messaggio sulla chat, chiedendoci cosa avremmo fatto al posto suo. “Lo mando?”

Io ho risposto “Cosa hai da perdere?”

Forse di fronte a una scelta oltre che pensare alle conseguenze più recondite, dovremmo anche chiederci

“Cosa ho da perdere se ci provo?”

La preoccupazione spesso nasce dalla paura per quello che non riusciamo a vincere, per ciò che potremmo non raggiungere, abbiamo paura di non centrare l’obiettivo, con le conseguenze che tutto questo comporta.

Ma cosa accadrebbe se non avessimo nulla da vincere?

Se la vittoria fosse fare una cosa che abbiamo sempre temuto?

Abituiamoci ogni giorno ad uscire dalla nostra “comfort-zone”, facciamo oggi quello che non abbiamo avuto il coraggio di fare ieri, per essere domani la migliore versione di noi stessi.

“E tu che cosa hai da perdere?”

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